10/02/14

A Verona, cercansi vegetariani per studio sui fattori di rischio cardiovascolare


Notizia da SSNV (non freschissima, ma rilanciata in questi giorni da Dariavegan):

A Verona, cercansi vegetariani per studio sui fattori di rischio cardiovascolare

E' uno studio sperimentale trasversale (caso-controllo) che prevede la valutazione dei fattori di rischio cardiovascolari "classici" di Framingham e quelli sub-clinici come la vasodilatazione endotelio dipendente (FMD), lo spessore medio-intimale (IMT) della carotide, l'espressione di alcuni geni coinvolti nello stress ossidativo/cascata infiammatoria e le sottopopolazioni linfocitarie (monociti CD14 e CD16).

Possono partecipare allo studio i vegetariani che abbiano le seguenti caratteristiche: età inferiore o uguale a 40 anni, e da almeno 1 anno esclusione dalla dieta di carne e pesce (latto-ovo-vegetariani) oppure anche latticini e uova (vegani).

Saranno escluse le persone con: età maggiore di 40 anni, presenza di patologie croniche o acute in atto, assunzione abituale di farmaci. Verrà data preferenza ai maschi e ai soggetti che seguono una dieta vegetariana da un maggior periodo di tempo.

E' inoltre auspicabile che i vegetariani che parteciperanno allo studio possano coinvolgere loro eventuali conoscenti sani con meno di 40 anni pescivori (esclusione di carne da almeno 1 anno ma mantenimento di pesce nella dieta).

La visita durerà 30-40 minuti e prevede una breve intervista, misurazione di parametri antropometrici, misurazione seriale della pressione arteriosa a riposo, prelievo di sangue, vasodilatazione flusso mediata (viene mantenuto gonfio il bracciale dello sfigmomanometro a 180 mmHg per 5 minuti a livello del polso), ecografia dei tronchi sovraaortici per misurazione dello spessore medio-intimale.

Le visite si terranno a Verona, il giovedì mattina dalle 8 alle 10:30 previo accordo con il dott. Mattia Cominacini (massimo 4-5 persone per volta).
Lo studio terminerà a fine marzo 2014.

Per informazioni e adesioni scrivere a:
charlie_aittam@yahoo.it (mail del dott. Mattia Cominacini)